Ovviamente si! Ma quanto conta il diametro in un telescopio sbilenco rispetto ad uno di dimensioni minori ma costruito a regola d'arte?
La differenza c'è e si vede ovvio, come si vedono "in proporzione" le basse performances di un telescopio costruito alla bella meglio.
In questi giorni un post ha animato un forum popolare:
http://www.trekportal.it/coelestis/showthread.php?t=39593&page=20
che ora è stato chiuso per motivi sconosciuti. Vogliamo puntigliosamente riprendere il discorso con dati oggettivi, dal nostro punto di vista ovviamente.
Maxproject
Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)
Conta veramente il diametro dello strumento?
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Conta veramente il diametro dello strumento?
Con il tempo passeremo ad esaminare alcuni aspetti importanti su questo tema. Qui siamo liberi di parlare, non disturbati dai soliti "ammiragli senza flotta", e da qualche mozzo che oltre alla scopa porta la bandiera.
Il problema che è emerso dal post che abbiamo indicato sopra è divisibile in alcune sezioni, ma che sono state molto utili per noi perchè hanno chiarito elementi di ordine psicologico che non andrebbero sottovalutati per poter vendere telescopi a "numero".
L'avversità al nostro marchio da parte di alcuni sedicenti esperti è un elemento che disturba il tranquillo discorrere, porta scompiglio e confonde le idee. Chiaccheroni abilissimi a far ballare la lingua, anzichè essere contenti (il che non vuol dire comperare) che in Italia si stia realizzando una eccellenza, si divertono a denigrare perchè devono dimostrare a tutti i costi che i loro catenacci sono il meglio del mercato, ovvero: il massimo che si sono potuto permettere, il che è ben diverso dal massimo disponibile in termini qualitativi.
Perchè c'è questa avversità? A parte probabilmente antipatie personali che ci sono come in tutto il mondo, è molto chiaro che nel momento in cui si va a dire: hai comperato un grosso telescopio che purtroppo non corrisponde ai canoni di uno strumento tecnico, e questo magari ha risparmiato due anni per comperarlo e se ne è pavoneggiato per altri due , è normale che se ne risenta un pochino. Lo comprendiamo e lo accettiamo ma dovrebbe altrettanto essere accettata la nostra posizione, questo non vuol dire comperare da NortheK, vuol dire essere onesti intellettualmente.
Questa premessa è importante per capire i presupposti tecnici, le risultanze che nel tempo presenteremo e poi i report nelle apposite sezioni.
Ma la lettura del nostro forum e di argomenti tecnici ha le sue ricadute, persone prima noncuranti di alcuni aspetti ora ne riportano nei forum le criticità e le ovvie sensibilità per ottenere qualche risultato, con dotta sapienza mai sfoggiata prima.
Resta irrisolto il tema che per avere queste rispondenze tecniche occorre uno strumento tecnico, e visto che noi i telescopi li facciamo di mestiere e li smontiamo anche di mestiere, sappiamo bene dove stanno le questioni risolvibili o irrisolvibili.
E allora come si fa? Rigore a parole e libertà nei fatti..............diciamo che ciascuno adatta la verità al proprio comodo, forse è meglio.
Maxproject
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(G. Schiaparelli)
Il problema che è emerso dal post che abbiamo indicato sopra è divisibile in alcune sezioni, ma che sono state molto utili per noi perchè hanno chiarito elementi di ordine psicologico che non andrebbero sottovalutati per poter vendere telescopi a "numero".
L'avversità al nostro marchio da parte di alcuni sedicenti esperti è un elemento che disturba il tranquillo discorrere, porta scompiglio e confonde le idee. Chiaccheroni abilissimi a far ballare la lingua, anzichè essere contenti (il che non vuol dire comperare) che in Italia si stia realizzando una eccellenza, si divertono a denigrare perchè devono dimostrare a tutti i costi che i loro catenacci sono il meglio del mercato, ovvero: il massimo che si sono potuto permettere, il che è ben diverso dal massimo disponibile in termini qualitativi.
Perchè c'è questa avversità? A parte probabilmente antipatie personali che ci sono come in tutto il mondo, è molto chiaro che nel momento in cui si va a dire: hai comperato un grosso telescopio che purtroppo non corrisponde ai canoni di uno strumento tecnico, e questo magari ha risparmiato due anni per comperarlo e se ne è pavoneggiato per altri due , è normale che se ne risenta un pochino. Lo comprendiamo e lo accettiamo ma dovrebbe altrettanto essere accettata la nostra posizione, questo non vuol dire comperare da NortheK, vuol dire essere onesti intellettualmente.
Questa premessa è importante per capire i presupposti tecnici, le risultanze che nel tempo presenteremo e poi i report nelle apposite sezioni.
Ma la lettura del nostro forum e di argomenti tecnici ha le sue ricadute, persone prima noncuranti di alcuni aspetti ora ne riportano nei forum le criticità e le ovvie sensibilità per ottenere qualche risultato, con dotta sapienza mai sfoggiata prima.
Resta irrisolto il tema che per avere queste rispondenze tecniche occorre uno strumento tecnico, e visto che noi i telescopi li facciamo di mestiere e li smontiamo anche di mestiere, sappiamo bene dove stanno le questioni risolvibili o irrisolvibili.
E allora come si fa? Rigore a parole e libertà nei fatti..............diciamo che ciascuno adatta la verità al proprio comodo, forse è meglio.
Maxproject
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Conta veramente il diametro dello strumento?
In ambito strettamente visuale questo è già un pochino significativo:
https://www.northek.it/moduli/modDettaglio.cfm?id=199
Maxproject
Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)
https://www.northek.it/moduli/modDettaglio.cfm?id=199
Maxproject
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(G. Schiaparelli)
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Conta veramente il diametro dello strumento?
Ta-dahhhhhhhhh!
http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?f=16&t=60541&start=10
è c'è pure il Sig. Dalio che ha colto occasione per far sfoggio delle tante elucubrazioni mentali che produce a ritmo incessante.
I post sono tutti molto interessanti. Leggeteli se ne avete il tempo, e poi ne parliamo con calma, si perchè sfuggono alcuni dettagli (a parte i teoremi del Sig. Dalio che vanno bene per chi lavora al pc), che ci si è dimenticati di aggiungere e dire. Ce la faremo a seguire tutte queste discussioni sui 14"? La reazione è stata dirompente nei possessori di questo diametro, tanto che si sono sentiti in dovere di dover intervenire in ben due forum e tre post diversi a sostegno delle loro scelte.
Vengono anche dati giudizi su prodotti italiani (presumibilmente i nostri) come difficilissimi da collimare e da gestire. E' questo un altro punto: non li hanno provati e non possono saperlo, sono solo teoremi e teorie.
E quando un nostro ipotetico 350 mm sarà paragonato ad un 14" chissà mai cosa succederà? Si compereranno il 20"?
Piacciono alcune puntualizzazioni di ordine tecnico, fanno un pochino sorridere per la loro ingenuità, c'era qualcun'altro che diceva che tutto quanto non c'è non serve ecc ecc ecc, produceva splendide immagini, e come mai i telescopi non hanno avuto alcun successo? Eppure il concetto minimalista e trasportabile era portato ai massimi livelli. Vedete che un conto sono le opinioni personali, un conto sono i fatti tecnici.
E' poi chiaro e lampante che 10 cm di apertura in più sono importanti, noi non discutiamo questo come detto dalla prima riga. Inutile postare minestre per cercare di dimostrarlo, perchè poi bisogna anche dimostrare che i 10 cm in più lavorano meccanicamente e otticamente al pari dei 10 cm in meno. E' questo il punto perchè a lor signori manca la spiegazione e la quantificazione dell'entità di questa differenza, che ci sembra molto molto scarsina anzi veramente ininfluente.
Quindi visto che il 250 mm non si sa di chi sia ma sembra che funzioni a ridosso di un 360 mm budget e in tutte le sere in cui è sereno, e con meno peso e masse, lor signori ci vogliono spiegare il perchè?
Grazie
Maxproject
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(G. Schiaparelli)
Edited by maxproject on Jun 20, 2011 at 12:43 AM
Edited by maxproject on Jun 20, 2011 at 12:43 AM
http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?f=16&t=60541&start=10
è c'è pure il Sig. Dalio che ha colto occasione per far sfoggio delle tante elucubrazioni mentali che produce a ritmo incessante.
I post sono tutti molto interessanti. Leggeteli se ne avete il tempo, e poi ne parliamo con calma, si perchè sfuggono alcuni dettagli (a parte i teoremi del Sig. Dalio che vanno bene per chi lavora al pc), che ci si è dimenticati di aggiungere e dire. Ce la faremo a seguire tutte queste discussioni sui 14"? La reazione è stata dirompente nei possessori di questo diametro, tanto che si sono sentiti in dovere di dover intervenire in ben due forum e tre post diversi a sostegno delle loro scelte.
Vengono anche dati giudizi su prodotti italiani (presumibilmente i nostri) come difficilissimi da collimare e da gestire. E' questo un altro punto: non li hanno provati e non possono saperlo, sono solo teoremi e teorie.
E quando un nostro ipotetico 350 mm sarà paragonato ad un 14" chissà mai cosa succederà? Si compereranno il 20"?
Piacciono alcune puntualizzazioni di ordine tecnico, fanno un pochino sorridere per la loro ingenuità, c'era qualcun'altro che diceva che tutto quanto non c'è non serve ecc ecc ecc, produceva splendide immagini, e come mai i telescopi non hanno avuto alcun successo? Eppure il concetto minimalista e trasportabile era portato ai massimi livelli. Vedete che un conto sono le opinioni personali, un conto sono i fatti tecnici.
E' poi chiaro e lampante che 10 cm di apertura in più sono importanti, noi non discutiamo questo come detto dalla prima riga. Inutile postare minestre per cercare di dimostrarlo, perchè poi bisogna anche dimostrare che i 10 cm in più lavorano meccanicamente e otticamente al pari dei 10 cm in meno. E' questo il punto perchè a lor signori manca la spiegazione e la quantificazione dell'entità di questa differenza, che ci sembra molto molto scarsina anzi veramente ininfluente.
Quindi visto che il 250 mm non si sa di chi sia ma sembra che funzioni a ridosso di un 360 mm budget e in tutte le sere in cui è sereno, e con meno peso e masse, lor signori ci vogliono spiegare il perchè?
Grazie
Maxproject
Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)
Edited by maxproject on Jun 20, 2011 at 12:43 AM
Edited by maxproject on Jun 20, 2011 at 12:43 AM
- maxproject
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- Iscritto il: 25/09/2008, 11:57
Conta veramente il diametro dello strumento?
Ecco una spiegazione per quanto sopra, ammesso sia vera perchè non sappiamo in che modo è stata calcolata, fate i vostri conti:
sofismi ottico meccanici a mio avviso possono accorciare il gap di diametro solo in una misura non superiore del 2025% se proprio confrontiamo un gioiello con un catorcio, non credo di più.
Quindi quale sarebbe questa stratosferica differenza? Oltre al mantenimento di una collimazione perfetta (e non impossibile e macchinosa, anzi esattamente il contrario).
Maxproject
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(G. Schiaparelli)
sofismi ottico meccanici a mio avviso possono accorciare il gap di diametro solo in una misura non superiore del 2025% se proprio confrontiamo un gioiello con un catorcio, non credo di più.
Quindi quale sarebbe questa stratosferica differenza? Oltre al mantenimento di una collimazione perfetta (e non impossibile e macchinosa, anzi esattamente il contrario).
Maxproject
Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)
- Andrea Maniero
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- Iscritto il: 26/12/2010, 17:49
Conta veramente il diametro dello strumento?
Ammesso che il nostro interlocutore abbia ragione cio' significherebbe rapportare
10" ad un 12,5" e gia' il gap e' accorciato quindi ! Facciamo ora il ragionamento inverso
dove 14" ( in questo caso diametro preso come pietra di paragone ) vengono "depotenziati " per le numerose cause intrinseche al suo progetto , di quanto ?
Bhe io onestamente non lo saprei quantificare in quanto non ho mai sbudellato uno SC da 14" ma bensi' uno da 11" e qua' si che posso quantificare ,diciamo all'incirca un 20% a causa
di problematiche termico meccaniche . I risultati sono pubblicati! Quindi seguendo i raffinati ragionamenti di alcuni anche simulando un deterioramento di prestazioni di soli 10% in un 14 " quest'ultimi diverrebbero 12,6" !!! 12,6" - 12,5" = 0.1" di diametro !!
Azzo che differenza !!
Ma il ragionamento e' stato fatto solo a titolo di esempio seguendo i teoremi di alcuni interlocutori ben preparati!
Ovviamente continua il circo mediatico Max , ma come hai ben detto stanno chiarendo con i loro inteventi elementi di ordine psicologico , i monologhi ne sono un esempio !
La teoria fa' sempre effetto le immagini mediocri sempre un'altro , a loro dire sono tutti stupidi quelli che a parita' di diametro aquistano soluzioni tecnicamente avanzate e piu' costose , e vorrei che questi ultimi giustificassero il perche' di una spesa cosi' importante
se ottiche di mass market permettono pari risultati !
Sediamoci e prendiamo i soliti pop-corn e birra perche' il palinsesto avra' lunghi proseguo !
Ciao
10" ad un 12,5" e gia' il gap e' accorciato quindi ! Facciamo ora il ragionamento inverso
dove 14" ( in questo caso diametro preso come pietra di paragone ) vengono "depotenziati " per le numerose cause intrinseche al suo progetto , di quanto ?
Bhe io onestamente non lo saprei quantificare in quanto non ho mai sbudellato uno SC da 14" ma bensi' uno da 11" e qua' si che posso quantificare ,diciamo all'incirca un 20% a causa
di problematiche termico meccaniche . I risultati sono pubblicati! Quindi seguendo i raffinati ragionamenti di alcuni anche simulando un deterioramento di prestazioni di soli 10% in un 14 " quest'ultimi diverrebbero 12,6" !!! 12,6" - 12,5" = 0.1" di diametro !!
Azzo che differenza !!
Ma il ragionamento e' stato fatto solo a titolo di esempio seguendo i teoremi di alcuni interlocutori ben preparati!
Ovviamente continua il circo mediatico Max , ma come hai ben detto stanno chiarendo con i loro inteventi elementi di ordine psicologico , i monologhi ne sono un esempio !
La teoria fa' sempre effetto le immagini mediocri sempre un'altro , a loro dire sono tutti stupidi quelli che a parita' di diametro aquistano soluzioni tecnicamente avanzate e piu' costose , e vorrei che questi ultimi giustificassero il perche' di una spesa cosi' importante
se ottiche di mass market permettono pari risultati !
Sediamoci e prendiamo i soliti pop-corn e birra perche' il palinsesto avra' lunghi proseguo !
Ciao
- maxproject
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- Iscritto il: 25/09/2008, 11:57
Conta veramente il diametro dello strumento?
Ma è anche utile considerare che alcuni estensori dei post richiamati, persone di indubbia capacità elaborativa, sono anche gli stessi che quando acquistarono un prodotto di fascia alta nipponico, ne hanno tessuto lodi infinite, financo scrivere: un punto di arrivo per l'astrofilo, lo strumento definitivo, ecc.
Poi, in questi giorni, si scopre che la collimazione era una impresa titanica tutte le volte, che lo strumento era effettivamente buono ma che poi comunque.....
Ne consegue che gli assunti tecnici vanno comunque presi molto con le molle, perchè questi astrofili raramente hanno potuto utilizzare telescopi che mantengono la collimazione e gli assi ottici, che risolvono i problemi di termiche e che sono anche facili da usare.
In altre parole abbiamo già detto altrove che non sta scritto da nessuna parte che un buon astroimager sia anche uno competente nella strumentazione, così come non sta scritto da nessuna parte che un costruttore di telescopi sia esperto in immagini ad alta risoluzione o a largo campo. A ciascuno il suo mestiere.
Maxproject
Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)
Poi, in questi giorni, si scopre che la collimazione era una impresa titanica tutte le volte, che lo strumento era effettivamente buono ma che poi comunque.....
Ne consegue che gli assunti tecnici vanno comunque presi molto con le molle, perchè questi astrofili raramente hanno potuto utilizzare telescopi che mantengono la collimazione e gli assi ottici, che risolvono i problemi di termiche e che sono anche facili da usare.
In altre parole abbiamo già detto altrove che non sta scritto da nessuna parte che un buon astroimager sia anche uno competente nella strumentazione, così come non sta scritto da nessuna parte che un costruttore di telescopi sia esperto in immagini ad alta risoluzione o a largo campo. A ciascuno il suo mestiere.
Maxproject
Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
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